Per la madre delle imprese impossibili, tagliare gli artigli alla
burocrazia pubblica, il governo dei tecnici non era abbastanza tecnico e
così ha nominato un tecnico. Il promettente Enrico Bondi di anni 78. Ma
la domanda non è se uno che ha risanato la Parmalat dopo il fallimento
possa ripetersi con uno Stato che si trova quasi nelle stesse
condizioni. La domanda è se lo Stato possa davvero essere trattato come
una Parmalat. In realtà neanche le aziende prosperano a colpi di scure. I
tagli aiutano a sopravvivere, ma per evolvere servono visioni
strategiche, progetti innovativi. Invece questa crisi di sistema ci sta
facendo assistere a un progressivo immeschinirsi del dibattito pubblico e
persino privato. Ogni argomento di conversazione sembra essersi ridotto
a una questione di numeri. I giornali fungono come sempre da specchio;
ieri, fra titoli e tabelle, un importante quotidiano ne annoverava 122
(altro numero). Tanti numeri e neppure un’idea su come si esca da questa
strettoia della storia.
Nessuno sarà davvero così ingenuo da illudersi che basti scorciare un po’ qui e potare un po’ là perché la pianticella italica ritorni a fiorire. Dimezzare i costi della politica e della burocrazia più pletorica, corrotta e inamovibile d’Europa: ecco due obiettivi seri e perciò irrealizzabili. Ma nemmeno quell’impresa titanica basterebbe a far ripartire una macchina che non si è ingrippata per mancanza di denaro ma di fiducia nel futuro. Ed è la fiducia che porta il denaro, mai viceversa. (Massimo Gramellini)
Nessuno sarà davvero così ingenuo da illudersi che basti scorciare un po’ qui e potare un po’ là perché la pianticella italica ritorni a fiorire. Dimezzare i costi della politica e della burocrazia più pletorica, corrotta e inamovibile d’Europa: ecco due obiettivi seri e perciò irrealizzabili. Ma nemmeno quell’impresa titanica basterebbe a far ripartire una macchina che non si è ingrippata per mancanza di denaro ma di fiducia nel futuro. Ed è la fiducia che porta il denaro, mai viceversa. (Massimo Gramellini)
Nessun commento:
Posta un commento