Il fisco bestiale / Marco Bracconi
Una tassa su cani e gatti per finanziare interventi contro il randagismo. Il fine è nobile, il problema è il mezzo.
Perché una consistente parte degli italiani – a torto o a ragione –
soffia e abbaia contro Equitalia e Agenzie delle Entrate. E una parte di
questa parte, davanti ad un balzello sui propri animali domestici,
finirà per approfittare dell’esodo estivo per mollarli su qualche ciglio
di autostrada. E chi pagherà regolarmente la tassa, a sua volta, finirà
per finanziare non solo i randagi che c’erano ma anche i nuovi randagi
che verranno.
In filosofia si chiama eterogenesi dei fini. In politica, semplicemente, mancanza di realismo.
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