21/03/12

Devil Inside


La riforma senza la Cgil

Che riforma è, quella che oggi il governo ha praticamente definito? Sappiamo che tutti convergono su pratcamente tutto, tranne la Cgil che ha detto no alle modifiche previste all'articolo 18. Vedremo se poi l'ipotesi di riforma diventerà realtà e come. Si è visto nel caso del decreto sulle Liberalizzazioni che nei meandri delle Camere, i provvedimenti del governo si annacquano via via. La riforma a nessuno può piacere in toto. Ci sono riserve tra le aziende, tra i partiti, tra i sindacati, tra lavoratori e imprenditori, tra analisti e studiosi della materia. Certamente stare fermi non sarebbe stata la cosa migliore da fare, vedremo dopo aver esaminato i dettagli se è un passo avanti o indietro. Una cosa però, il governo Monti l'ha già ottenuta. Il premier ha detto che la concertazione e le trattative non possono essere infinite: Si discute fino a un certo punto e poi si decide. Il testo poi va sottoposto all'esame del Parlamento vero e unico interlocutore. Ecco, aver messo fine all'egemonia sull'ultima parola dei sindacati in materia di lavoro è già, nel suo piccolo, una rivoluzione. Vedremo se avrà conseguenze positive o trascinerà nel marasma il Paese. (marco.castelnuovo@lastampa.it)

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